L’universo fitness negli ultimi anni è stato decisamente coinvolto (e
sconvolto) dai grandi cambiamenti portati dal web, relativamente all’informazione
e alla comunicazione.
Parlando di web voglio sottolineare che si tratta di uno strumento e
come tale non lo si può definire buono o cattivo oppure giusto o sbagliato, ma
ciò che conta è l’uso che se ne fa.
In ambito fitness l’avvento del web ha portato sicuramente ad una
maggiore informazione e divulgazione, che ha consentito al settore di
espandersi e di diventare una realtà presente e conclamata; d’altro canto,
proprio per sua natura, la rete ha dato la possibilità a chiunque di accedere
alla comunità virtuale diffondendo una miriade di informazioni riguardanti
programmi di allenamento, metodologie, tipologie di esercizi, programmi
alimentari e quant’altro. Tale situazione denota che:
- · chiunque di noi può pubblicare video, foto o programmi di allenamento;
- · chiunque di noi può visionare tale materiale e prendere spunto da esso;
- · chiunque di noi può emulare o sperimentare gli allenamenti che si trovano in rete.
Cosa c’è di male in questo? Nulla, ma proviamo a farci alcune domande:
- · chi visiona tali pubblicazioni e decide di provare da autodidatta ha la capacità di capire se un certo tipo di allenamento è adatto alle sue esigenze e caratteristiche?
- · Ha la capacità di eseguirlo correttamente?
- · Conosce la teoria dell’allenamento, la gestione dei tempi, dell’intensità, delle pause, ecc?
Le domande potrebbero andare avanti all’infinito e portano ad una
risposta: ogni allenamento deve essere fatto su misura, in base alle
caratteristiche personali di ciascun individuo; non ci sono formule magiche o
chissà quali trovate, ma alla base c’è un trainer competente e capace. Inoltre,
questa leggerezza rischia di sminuire il lavoro e le competenze del trainer
stesso, che ricordiamoci, è un professionista che ha investito e continua ad
investire tempo, denaro, passione ed energia nella sua professione.
Il fatto di possedere un programma di allenamento o programma
alimentare non ci autorizza a divulgarlo a chiunque, per due importanti motivi:
il primo per rispetto del lavoro di un professionista, il secondo per il
rischio dovuto al fatto che non possiamo essere certi che il nostro programma
sia adatto ad altri, soprattutto quando riguarda l’alimentazione, che tiene
conto di parametri personali molto importanti (es: intolleranze, allergie, patologie,
ecc.) e che come tali vanno trattati con cautela e con le dovute competenze.
A presto e grazie!
Dr Davide Trespidi