mercoledì 10 maggio 2017

LO STRESS CI FA AMMALARE, ( SECONDA PARTE)




La parola stress di derivazione inglese è stato argomento di studio per numerosi anni, Cannon fu tra i primi studiosi ad identificare lo stress come delle modificazioni fisiologiche causate dalla percezione di una minaccia o di condizioni avverse. Ricevuto il segnale di un percolo che rompe l’omeostasi del sistema,  il corpo si prepara all’attacco o alla fuga attraverso l’attivazione del sistema nervoso simpatico e parasimpatico. In quest’ottica lo stress non è del tutto dannoso perché attiva i campanelli di allarme che ci fanno prontamente rispondere alle avversità. Quando diventa dannoso? Se questa reazione di allarme si protrae nel tempo lo stress provoca tali modificazioni che influiscono sul sistema neuroendocrino, ipotalamo ecc.. creando a cascata risposte fisiologiche non salutari. Hans Seyle identificò lo stress come una risposta non specifica dell’organismo a ogni richiesta effettuata da esso. Seyle individua la risposta generale di adattamento allo stress GAS divisa in tre fasi:

FASE DI ALLARME: la presenza di un evento considerato minaccioso ( stressor) provoca le prime modificazioni: aumento della tensione muscolare,  dilatazione delle pupille, aumento del livello di attivazione; è come se il corpo cercasse tutte le risorse disponibili al suo interno per far fronte al pericolo rilevato.

FASE DI RESISTENZA: l’organismo cerca di ripristinare l’omeostasi resistendo allo stressor; questa fase ha una durata maggiore della precedente.

FASE DI ESAURIMENTO: se lo stressor persiste l’organismo non riesce più a fronteggiare la situazione a causa delle numerose energie utilizzate, si indebolisce e si genera un continuum tra fisiologia e patologia; è in questa fase che possono sorgere delle vere e proprie patologie dalla ritenzione idrica al cancro.

Gli stimoli che possono generare stress possono essere Esogeni o Endogeni ovvero possono nascere da fonti all’interno o all’esterno di noi; questo determina  l’attivazione della via nervosa del sistema adrenosimpatico o l’attivazione della via endocrina sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale. In quest’ultimo asse L’ACTH  ( ormone adrenocorticotropo) tramite il flusso sanguigno agisce sulla corteccia surrenale determinando il rilascio dei glicorticoidi tra i quali il cortisolo definito come l’ormone dello stress.

Come agisce il cortisolo, cosa provoca?

Alterazioni del ritmo sonno veglia con difficoltà nell’addormentarsi, sonno non riposante e conseguenti disturbi derivanti dal dover affrontare la giornata senza un buon riposo notturno alle spalle;

Alterazioni del sistema immunitario con la propensione ad ammalarsi di più; raffreddori, infezioni ecc…;

Aumento del Grasso corporeo poiché il metabolismo non riesce a sfruttare a pieno le energie introdotte col cibo e utilizza con difficoltà il metabolismo dei grassi;

Stanchezza, sensazione di essere sempre stanchi indipendentemente dall’attività fatta;

Difficoltà di digestione, diarrea o stipsi, secchezza della pelle, problemi di calo di desiderio sessuale, depressione, desiderio di cibi ad alto contenuto di zuccheri  ecc…

In sostanza un eccesso di cortisolo nel sangue inficia su ogni aspetto della nostra vita, cambia il corpo dall’interno in modo così potente da modificarne la forma.

Scritto da Dr. Paola Turrini, tutti i diritti sono riservati all’autore.

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